Dopo molte difficoltà e mal sopportando la solitudine, intorno agli anni ’70 ho voluto cominciare a vivere come mi pareva, approfittando di tutto quello che la vita mi offriva.
La mia educazione religiosa però mi richiamava all’ordine e questo mi disturbava.
Nonostante questo, avevo scelto la via che più mi attirava, con tutto quello che ciò comportava in termini di mancanze verso le leggi divine.
Pensavo di trovare equilibrio e felicità in questa nuova vita, ma questa strada é sempre stata costellata di ingannevoli illusioni.
Nei momenti difficili e ce ne furono – mi ricordo che recitavo un’Ave Maria, questa preghiera con la quale la Vergine Maria ci attira a sé e ci ottiene sempre una risposta da parte sua.
Verso il 1975, questa vita di avventure mi aveva molto delusa. Il bilancio era chiaro: avevo buttato via la mia vita.
Eu l’inizio di un periodo di riflessione e di ricerca. Ho pregato un pò, assistito a qualche messa, ho preso persino la comunione,
ma senza pensare di domandare perdono a Gesù per la mia vita passata.
Nel maggio o nel giugno del 1979 sono andata per la prima volta a San Damiano, dato che i miei genitori mi avevano chiesto di accompagnarli. Ci andai soprattutto per curiosità senza immaginare minimamente che la Santa Vergine mi avesse dato appuntamento proprio li.
Fu nel giorno del grande raduno internazionale della gioventù.
Ero sconvolta dal loro fervore e mi sono detta: «Pregano in ginocchio ed io non sono nemmeno capace di pregare come si deve.» La mia curiosità stava tramutandosi nel desiderio di una vita nuova.
Al ritorno da questo pellegrinaggio, ho sentito il bisogno inestinguibile di recitare il rosario tutti i giorni.
Ma «quello di sotto» non doveva più essere molto soddisfatto di me, e posso dire che per settimane e mesi ha continuato ad accecarmi.
In nessun momento, dopo San Damiano, mi sono resa conto di non essere in stato di grazia.
Nel 1980, sono tornata a San Damiano. Vicino a me sul bus alcune persone dicevano di sentire soavi profumi.
lo ne sentivo, ma nel mio caso si trattava di fetore di putrefazione e non capivo cosa mi accadesse.
Tuttavia un giorno, in un momento di luce interiore, mi si sono manifestate queste parole: «io sono in stato di peccato mortale».
Ma l’istante dopo, non mi ricordavo più di questo flash. Satana mi aveva rituffata nelle tenebre ed é passato un certo tempo pri-
ma che io mi ricordassi di queste parole: «io sono in stato di peccato mortale».
È stato nel ripartire da San Damiano che – come il figliol prodigo – sono tornata al Padre nel sacramento della Riconciliazione. Allora ho provato una grande gioia ed una grande pace.
La mia vita ne é stata tutta completamente cambiata, per la felicità dei miei genitori che pregavano per me.
In occasione di un successivo pellegrinaggio a San Damiano, per vari minuti, ho sentito dei profumi che, questa volta, venivano dal Cielo. Mi sembrava di essere in un giardino pieno di fiori odorosi.
È stato meraviglioso!
Ogni volta che torno a San Damiano, é sempre con grande gioia e riconoscenza verso la Madonna delle Rose, perché sono sicura che é Lei, con il suo cuore materno ed il suo desiderio di salvare tutti i suoi figli che, commossa dalle preghiere dei miei genitori, mi ha liberata dalle grinfie di Satana.
Grazie cara Mamma del Cielo!
M.-N. M. (Francia)

continua a leggere altre testimonianze…